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Besançon e i suoi tesori

Oggi vi propongo un viaggio nella capitale del tempo, la sorprendente Besançon, nella Francia orientale.

 

Di Alessandra Ivaldi / 13.04.2024

 

Un po’ di storia. Circondata da colline verdi e rigogliose, Besançon si colloca nel punto in cui la regione del massiccio del Giura incontra le vaste pianure della Franca Contea. Fin dall’antichità ha rappresentato un punto di riferimento per le diverse comunità che si sono succedute sul territorio: dapprima le popolazioni galliche e poi i Romani. Le acque del fiume Doubs circondavano l’originario insediamento, creando una sorta di barriera naturale, che gli antichi Romani rafforzarono costruendo mura difensive e trasformando l’antica Besançon in uno degli oppida (città fortificate) più importanti della Gallia.


Nel corso dei secoli Besançon fu sottomessa dai Burgundi, dai Franchi e divenne infine città libera del Sacro Romano Impero. Soltanto alla fine del XVII secolo fu conquistata dalle armate di Luigi XIV, il Re Sole. Da quel momento Besançon entrò a far parte del Regno di Francia e divenne capitale della provincia della Franca Contea.

Su ordine di Luigi XIV, il marchese di Vauban, uno dei più grandi ingegneri militari della Francia, creò una cinta muraria che trasformò l’antica cittadella di Besançon in un capolavoro architettonico, tanto da venire riconosciuta come Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 2008.


La Rivoluzione Industriale segnò un periodo di profondo cambiamento per Besançon. La sua industria orologiera si sviluppò in maniera straordinaria, tanto che la città finì per trasformarsi nella capitale dell’orologeria francese. Contribuì a questo fenomeno la vicinanza con la Svizzera, poiché molti artigiani svizzeri si trasferirono nella ricca e attraente Besançon, dove vennero creati quasi 400 laboratori per la produzione di orologi, una scuola di orologeria e un osservatorio. Tutto ciò al fine di garantire la trasmissione del know-how orologiero di Besançon, che nel 2020 fu inserito nella lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.


Ma al di là della storia, già di per sé affascinante, cosa possiamo trovare recandoci in visita a Besançon? Quali sono i veri e propri must che nessun visitatore può trascurare? Ecco a voi una breve ma esaustiva lista…


Vista dalle mura della Cittadella

L’orologio astronomico e la Porta Nera. Innanzitutto, non possiamo non dedicare un po’ del nostro tempo a una piacevole passeggiata per la città. Partiamo con il quartiere Battant, alle porte del centro cittadino, adagiato sui pendii che un tempo erano ricoperti di vigneti e non molto distante dalla cattedrale di Saint-Jean.

Raggiungiamo questo monumento, risalente all’Alto Medioevo, in cui sono custoditi imperdibili tesori. Il visitatore potrà ammirare capolavori della pittura rinascimentale e soprattutto un incredibile orologio astronomico prodotto nel 1858. Si tratta di un oggetto estremamente raffinato e complesso, i cui 57 quadranti sono in grado di fornire diverse informazioni: indicazione del giorno e dell’ora, movimento dei pianeti, eclissi, fasi lunari, segni zodiacali, maree… A tutto ciò si aggiungono gli automi collocati sulla parte superiore dell’orologio, che a ogni ora prendono vita e riproducono con i loro movimenti alcune scene di ispirazione biblica.

Un altro luogo di fondamentale importanza è la cosiddetta Porta Nera, un arco di epoca gallo-romana alto 16 metri. Costruito nel II secolo, il monumento fu purtroppo danneggiato durante la Rivoluzione Francese, ma grazie a un meticoloso lavoro di restauro, è tornato a essere uno dei monumenti più maestosi della città, particolarmente noto per la sua ricca decorazione intagliata.


L'orologio astronomico

 La Cittadella. Assolutamente imperdibile è la visita alla Cittadella di Besançon. Arroccata a quasi 100 metri sopra il fiume Doubs, dalle sue mura è possibile ammirare il paesaggio circostante in tutto il suo splendore. In passato la cittadella era un luogo di difesa concepito per fornire alloggio a un gran numero di soldati e ufficiali, nonché alle loro famiglie. Oggi questi ampi spazi sono destinati a ospitare tre musei: il Museo Comtois, il Museo della Biodiversità e il Museo della Resistenza e della Deportazione.

Il Museo Comtois illustra le tradizioni popolari locali attraverso l’esposizione di oggetti e fotografie, mentre il Museo della Biodiversità si divide in diversi ambienti: naturalium, noctarium, acquario, insettario, giardino zoologico e piccola fattoria. Qui i visitatori potranno osservare dal vivo un’ampia varietà di animali. I bambini (e non solo loro!) impazziranno dalla gioia alla vista degli animali selvatici che abitano la Cittadella… Inoltre il museo svolge anche un’importante funzione di custode della biodiversità, impegnandosi in azioni concrete per la salvaguardia di specie protette.

Infine, il Museo della Resistenza e della Deportazione ospita un’impressionante collezione di testimonianze storiche con l’obiettivo di conservare la memoria dei membri della Resistenza condannati a morte e giustiziati dall’esercito tedesco e dei prigionieri deportati nelle prigioni e nei campi di concentramento nazisti. Nel caso steste già progettando la vostra visita, tenete a mente che alcune aree di questo museo sono sconsigliate ai bambini minori di 10 anni.



La casa natale di Victor Hugo. Nel 1802 il famosissimo scrittore Victor Hugo nacque nella casa al 140 Grande-Rue di Besançon, che oggi accoglie un’interessante esposizione sulla vita, il pensiero e le battaglie del grande autore. Quest’ultimo viene visto non solo nel suo ruolo letterario, ma soprattutto come figura attivamente impegnata nel panorama storico-politico europeo, mettendo ben in evidenza la vicinanza fra le idee di Hugo e le odierne problematiche dell’UE. Il noto scrittore, infatti, era un convinto sostenitore della necessità dell’istituzionalizzazione degli “Stati Uniti d’Europa” come condizione essenziale per assicurare all’uomo la pace universale.

Attraverso esposizioni multimediali, la visita alla sua casa natale ci mostra il lato più moderno e rivoluzionario di questo grande personaggio, il quale, fra le altre cose, si considerava un difensore del regime liberale, si batteva per l’abolizione della pena di morte e vedeva con favore il riconoscimento della parità femminile.

 

Il Museo del Tempo e il Museo di Belle Arti e Archeologia. Concludiamo il nostro giro con la visita di altri due musei, il primo dei quali è naturalmente legato alla fama di Besançon come capitale del tempo. Il Museo del Tempo ha sede all’interno di Palazzo Granvelle, prestigioso edificio di epoca rinascimentale. Il percorso museale mette in luce l’indissolubile unione fra la storia della città e quella dell’orologeria. I visitatori possono contemplare alcuni dei preziosi strumenti dell’Osservatorio astronomico di Besançon, nonché il Leroy 01, che in passato era stato considerato l’orologio più complicato al mondo.

Infine, il Museo di Belle Arti e Archeologia ospita la più antica collezione pubblica di Francia, fondata nel 1694. Al suo interno potrete ammirare un’ampia collezione di arte grafica europea, reperti archeologici di area egiziana e mediterranea, sculture, ceramiche, opere di oreficeria e dipinti rappresentativi dei principali movimenti artistici dalla fine del XV fino al XX secolo.

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