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Le meraviglie della Svizzera: un ricco patrimonio storico

Updated: Jun 20, 2023

La Svizzera è uno Stato relativamente piccolo, eppure è pieno di meraviglie da scoprire. Con il terzo e ultimo articolo di questa breve serie sulla Svizzera nord-occidentale vi condurremo a San Gallo, capoluogo dell’omonimo cantone.

Di Alessandra Ivaldi / 18.11.2020

Nei precedenti articoli di questa serie abbiamo esplorato con la fantasia le città di Sciaffusa e Stein am Rhein, facendo tappa presso le meravigliose cascate del Reno. Adesso è venuto il momento di concludere il nostro viaggio con un’ultima, famosissima tappa: San Gallo.

Il simbolo della città è la sua cattedrale barocca, parte di un’ampia e spettacolare area monasteriale cui appartiene anche una sfarzosa biblioteca, al cui interno sono custoditi circa 170.000 documenti, alcuni dei quali scritti a mano e risalenti addirittura a un migliaio di anni fa! L’intera area è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità.

Nella biblioteca si trova la sala in stile rococò più bella della Svizzera, un capolavoro senza pari, che i visitatori potranno visitare soltanto dopo aver indossato apposite “ciabatte” che consentano loro di attraversare questo luogo magico senza rovinare gli sfarzosi pavimenti in legno intarsiato. Le ciabatte vengono distribuite dal personale della biblioteca stessa all’inizio della visita.

Oltre ai preziosissimi e antichissimi volumi, sono custoditi all’interno della sala una mummia egizia del VI secolo a.C. e un affascinante oggetto: una fedele copia di un mappamondo cinquecentesco ispirato a una delle prime mappe terrestri della storia dell’umanità (l’originale fu trafugato e si trova oggi a Zurigo).

Terminata la visita della biblioteca, non trascurate la meravigliosa cattedrale, opera del tardo barocco, con un’imponente facciata caratterizzata da splendidi decori, che non sono altro che un “assaggio” della sfarzosità che potrete ammirare all’interno della chiesa.

La città deve il suo nome al leggendario monaco irlandese San Gallus, che nel VII secolo fondò un eremo in questa zona… e quell’umile eremo si trasformò, con il passare del tempo, in una delle più grandi abbazie benedettine d’Europa, centro di potere e cultura. Infatti, per molti secoli l’abate fu anche il signore della città e dei territori confinanti.

Leggenda vuole che San Gallo avrebbe dato un tozzo di pane ad un orso affamato, animale che all’epoca rappresentava una pericolosa minaccia per la comunità locale. Per ricompensare San Gallo della sua generosità, l’orso avrebbe deciso di aiutarlo a costruire una cappella del futuro monastero portandogli la legna necessaria per il faticoso lavoro. Ancora oggi l’orso è uno dei simboli della città e se ne possono vedere statue e altre rappresentazioni sparse per il centro storico di San Gallo.

A questo proposito, molto grazioso è proprio il centro storico della città, che le autorità locali hanno deciso di proteggere e preservarne la bellezza chiudendo al traffico tutta la zona.

Prendetevi del tempo per visitare questo luogo affascinante, dove importanti testimonianze del ricco passato di San Gallo si mescolano alla vivace vita di una moderna città universitaria.

San Gallo e il suo centro offrono numerosissimi spunti per i visitatori che desiderano svagarsi fra una visita e l’altra… E qui si conclude, per il momento, il nostro viaggio fra le meraviglie della Svizzera. Conoscete altri luoghi che considerate degni di una visita nella zona nord-occidentale di questo piccolo ma suggestivo paese? Fateci sapere la vostra opinione commentando sul sito di Meeting Halfway o sulle nostre pagine social!

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