Roma, Venezia, Firenze, Milano… L’Italia è famosa per le sue meravigliose città, i monumenti, le opere d’arte. Tuttavia, capita spesso che i turisti concentrino le loro energie nell’esplorazione dei grandi centri, le città più famose, come appunto Roma o Venezia. In questo modo è quasi inevitabile che città un po’ meno famose, ma non per questo meno affascinanti, passino in secondo piano. Un esempio è la magica Torino, capoluogo del Piemonte, nell’Italia nord-occidentale. E l’aggettivo “magica” non è certo usato a caso…
Di Alessandra Ivaldi / 21.10.2017
Un italiano all’estero potrebbe divertirsi nel chiedere alla gente: – Conosce Torino? Che cosa le fa venire in mente il nome di questa città?
Le risposte più comuni in genere sono: Fiat, Juventus (la “Old Lady”!), qualche volta Nutella… Chi mai si ricorda che Torino è anche una stupenda città d’arte? Una città che ha moltissimo da offrire: le meravigliose residenze sabaude, fatte costruire dalla famiglia reale dei Savoia, le grandi piazze, il Duomo, i musei e naturalmente la Mole Antonelliana, simbolo della città.
Molti conoscono questi luoghi senza però esserne consapevoli. Torino è infatti stata al centro di numerosi film e gli amanti del cinema di tutto il mondo di sicuro avranno avuto occasioni per “conoscere”, anche se in maniera indiretta, questa città. Soprattutto i fan del “maestro del brivido” Dario Argento.
Il famosissimo regista italiano, conosciuto in tutto il mondo per i suoi horror e thriller, sebbene originario di Roma, ha sempre avuto un debole per la misteriosa città piemontese, tanto che vi ha ambientato ben sette dei suoi film. Ma perché proprio Torino?
Piazza Vittorio Veneto, Turino. Foto: flickr (Alessio Maffeis)
Innanzitutto, vi sono i motivi sentimentali: nella sua autobiografia “Paura”, pubblicata nel 2014, Argento racconta del suo primo incontro con il capoluogo piemontese. Era ancora un bambino, quando suo padre si recò a Torino per lavoro, portando con sé il figlio giovanissimo. Arrivarono di sera, la pioggia conferiva alla città un’aura magica, che conquistò immediatamente il cuore del futuro regista.
La sua carriera iniziò nel 1970 con il film L’uccello dalle piume di cristallo, ma fu con la sua seconda opera, Il gatto a nove code (1971), che Torino divenne l’ambientazione ideale dei suoi film. I personaggi di questo noto giallo vivono e agiscono tra le vie della città, raggiungono le rive del Po, finiscono per ritrovarsi fra le tombe del Cimitero Monumentale.
Sempre nel 1971 uscì un terzo film, Quattro mosche di velluto grigio, un giallo dalle tinte fosche. Torino è nuovamente il set dell’intera vicenda.
Nel 1975 è il turno dell’inquietantissimo Profondo Rosso, il più famoso dei numerosi film di Dario Argento, nel quale le piazze, le celebri residenze dei Savoia e le vie del centro di Torino sembrano quasi imporsi sulla trama stessa. Così Villa Scott, bellissimo edificio collocato sulle colline della città, si ritrova oggi irreparabilmente connessa al terrore suscitato dalle immagini di Profondo Rosso, essendo stata usata come “casa infestata” durante le riprese del film.
In seguito il capoluogo piemontese venne scelto come set per altri quattro film, il primo dei quali fu il thriller Non ho sonno del 2001. Seguì Ti piace Hitchcock?, tv movie del 2005, un esplicito omaggio all’altro maestro del brivido, l’inglese Alfred Hitchcock. Nel 2007 vennero girate a Torino le riprese de La terza madre, il capitolo conclusivo della saga de Le tre madri, una serie di tre film horror incentrati sulle figure di tre antichissime streghe. Infine, nel 2009, venne alla luce il thriller Giallo, naturalmente ambientato a Torino.
Monte dei Cappuccini, Turin. Photo: flickr (Alessio Maffeis)
Andando oltre le vicende personali di Argento, si può comunque affermare che questa città rappresenta una “location naturale” per ambientare storie di magia e misteri. A questo punto, però, è necessaria una spiegazione per i profani, che certamente non possono comprendere i collegamenti fra Torino e il mondo magico. Ebbene sì, il capoluogo del Piemonte è la città magica per eccellenza in Italia. Non è solamente la sede della Sacra Sindone, custodita nel Duomo della città: secondo la tradizione, si tratterebbe anche di un luogo particolarmente noto per la pratica delle arti occulte, vertice di due “triangoli magici”, quello bianco con Lione e Praga e quello nero con Londra e San Francisco.
Sono solo leggende, direte voi, ma ancora oggi, in un mondo dominato da macchine e computer, potrete trovare qualche superstizioso che percepisce, o perlomeno immagina di percepire, la magia che aleggia fra le vie di Torino. Per non parlare della fitta rete di gallerie e sotterranei che si nasconde sotto la città, spesso meta di coraggiosi turisti in cerca di esperienze insolite. Inoltre, da decenni esistono tour notturni nel corso dei quali i visitatori possono scoprire le tradizioni e le leggende più curiose della “Torino magica”. Fra questi vi è appunto il Dario Argento Tour Locations Torino, ripetuto ogni anno durante il mese di settembre (l’ultima edizione si è appunto svolta lo scorso 3 settembre). Si tratta di uno dei metodi più originali per esplorare la città, nonché uno dei più amati dagli appassionati di cinema. Il tour tocca una trentina di luoghi, famose location in cui sono stati girati i film di Argento. Immancabile è naturalmente la tappa a Villa Scott, nonché a Piazza C.L.N., il luogo da cui, nel film Profondo Rosso, il protagonista assiste al primo terrificante omicidio, quello della medium Helga Ulmann, trucidata con una mannaia da macellaio. Arma che i partecipanti all’evento possono ammirare insieme a molti altri oggetti utilizzati sul set dei film di Dario Argento e “sparsi” fra le varie tappe del tour.
E adesso cosa ne direste di una bella gita a Torino?
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