Hefei e il Lord Bao Park – parte 2
- Ale_Iva
- Aug 1
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Di recente ho avuto modo di esplorare una parte di mondo che mi era ancora totalmente ignota: la Cina. Questo viaggio mi ha insegnato molto e regalato esperienze che non potrò mai dimenticare. Oggi voglio condividere con voi uno di questi cari ricordi…
Di Alessandra Ivaldi / 1.08.2025
Ieri vi ho raccontato la storia di Lord Bao e del tempio in sua memoria, collocato nella città di Hefei, luogo di nascita di questo illustre personaggio. Prima di proseguire con la presente lettura, vi suggerisco di leggervi il mio precedente articolo, così da essere informati sulla vita e le opere di questo famosissimo personaggio della storia cinese, a cui Hefei ha dedicato un grande parco verde, dove la quiete della natura riesce a riscattarsi dal caos del traffico selvaggio della città. All’interno del parco scorre il Baohe River, un lago caratterizzato dalla presenza di alcune isole. Su una di queste sorge il tempio eretto in memoria di Lord Bao, di cui ho ampiamente parlato nel precedente articolo.
Terminata la visita al tempio, il percorso all’interno del parco prosegue seguendo un luminoso e fresco sentiero fra gli alberi, circondati da lanterne e altre suggestive decorazioni della tradizione cinese. A un certo punto il visitatore troverà sulla propria destra una scalinata in pietra, che lo condurrà all’ingresso di due luoghi imperdibili. Il primo è costituito dal Qingfeng Pavilion, le cui forme ci riportano con la mente alle illustrazioni di antiche leggende cinesi.

Il Pavilion presenta cinque piani, ognuno dei quali è dedicato a un preciso aspetto dell’operato di Lord Bao, come il senso della giustizia, cultura e lealtà verso la propria famiglia. Ogni piano presenta esposizioni e postazioni interattive con cui il visitatore potrà approfondire queste tematiche e scoprire di più sulla vita di Lord Bao. Purtroppo la maggior parte dei pannelli esplicativi non sono tradotti in inglese.
Al quinto piano si trova l’uscita sul balcone esterno, da dove è possibile godere di un panorama impressionante. Viste dall’alto, le forme classiche del parco e le sue strutture antiche contrastano in maniera singolare con i giganteschi grattacieli moderni che lo circondano. Dalla cima del Pavilion tornano udibili i rumori del pesante traffico cittadino, sebbene smorzati dal forte vento che talvolta soffia sul parco. A questo proposito, bisogna stare attenti a non perdere il cappello o qualsiasi altro oggetto leggero, che il vento, abbattendosi sulla cima del Pavilion, potrebbe strappare via dalle mani dei visitatori!

Ma torniamo con i piedi per terra, letteralmente. Una volta usciti dal Pavilion, ci troveremo di fronte all’ingresso dell’area cimiteriale. Qui Lord Bao e la sua famiglia riposano in pace, per cui ci si aspetta dai visitatori un comportamento il più rispettoso e silenzioso possibile.
Le pietre funerarie di grandi personalità sono sorvegliate da animali leggendari, quali il drago e la tartaruga. Altre statue lungo il percorso sorvegliano il riposo dei defunti: la tigre, la capra e anche due figure umane. Esse conducono a un secondo piccolo tempio, dove si trova un imponente incensiere ornato da numerosi dragoni dorati. I fedeli possono offrire bastoncini d’incenso in segno di preghiera presso questo incensiere, oppure fare ulteriori offerte collocandole sui tre supporti in pietra posti di fronte a ogni tomba.

Lord Bao giace in un sepolcro sotterraneo cui si accede attraverso una lunga galleria, illuminata da dragoni in legno che sorreggono alcune luci, il cui chiarore, tuttavia, copre un’area relativamente limitata, il che significa che è necessario procedere nella penombra, lasciandosi alle spalle la luce e il verde del bosco di bambù che circonda l’ingresso del sepolcro. Si tratta di un’esperienza indimenticabile e assolutamente suggestiva, ma abbastanza complicata da affrontare per chi soffre di claustrofobia.
Superata una curva, la galleria prosegue sempre più in profondità e la luce si fa ancora più soffusa. In fondo, il visitatore troverà un’anticamera con una larga lastra di pietra, posta in orizzontale sul terreno. Sopra di essa è riportata un’iscrizione, rivolta verso l’alto, cioè verso gli dei. Al di là della lastra, si apre la vera stanza del sarcofago, al cui interno riposano i preziosi resti di Lord Bao.

Prima di lasciare l’area cimiteriale, il visitatore troverà sul suo cammino un piccolo edificio con funzione museale. Purtroppo al suo interno nessun pannello esplicativo è tradotto in inglese.
Torniamo quindi sul sentiero che si snoda all’interno del parco. Da qui raggiungiamo subito un ponte in pietra che ci conduce al floating villagge (il villaggio galleggiante), chiamato Fuzhuang in cinese. Si tratta di un’isola sul Baohe River su cui sono stati costruiti graziosi edifici che mescolano lo stile architettonico dei villaggi più antichi e l’armoniosità di un lussureggiante giardino. Gli abitanti di Hefei sembrano apprezzare particolarmente il silenzio e la pace che regna su questa piccola isola.
Alcuni scatti all'interno del Fuzhuang
È evidente che il senso estetico rappresenti il criterio dominante con cui è stato costruito l’intero villaggio, dove si trovano anche alcuni locali e un negozio molto particolare, in cui le signore possono farsi acconciare i capelli con ricchi fermagli e noleggiare abiti della tradizione cinese, per poi farsi dedicare un intero set fotografico immerse nella suggestiva atmosfera del Fuzhuang.
Un dettaglio che potrebbe incuriosire i visitatori europei è dato dalla presenza di numerosi ponti dalla strana forma a “zig-zag”. L’architettura cinese spesso incorpora elementi mitologici e questo rappresenta proprio uno di quei casi. Infatti, si riteneva che gli spiriti maligni fossero in grado di muoversi soltanto in linea retta e non potessero quindi fare gli angoli. Costruire un ponte dalla forma a zig-zag, pieno di angoli appunto, era un modo per impedire agli spiriti maligni di raggiungere le case.

Tornando sulla terraferma e lasciandosi alle spalle il floating village, si può concludere il giro del parco. Si tratta di un percorso ad anello, per cui sarà possibile tornare al punto di partenza camminando tranquillamente sotto l’ombra fresca degli alberi, godendosi la vista che ci circonda e tenendo sempre gli occhi bene aperti, perché anche nelle più piccole cose si possono scoprire tesori nascosti della storia e della cultura di questo luogo affascinante.
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