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Hefei e il Lord Bao Park – parte 1

  • Ale_Iva
  • Jul 31
  • 6 min read

Di recente ho avuto modo di esplorare una parte di mondo che mi era ancora totalmente ignota: la Cina. Questo viaggio mi ha insegnato molto e regalato esperienze che non potrò mai dimenticare. Oggi voglio condividere con voi uno di questi cari ricordi…


Di Alessandra Ivaldi / 31.07.2025


Sicuramente la maggior parte degli europei che si recano in visita in Cina si dedicano alle grandi città turistiche, come Shanghai o Pechino. Il mio caso è un po’ diverso, poiché ho avuto la fortuna di trascorrere molto tempo in una città ben poco conosciuta in Europa, Hefei. A prova della natura “esotica” di Hefei vi erano gli sguardi incuriositi e le domande che mi venivano rivolte dalle persone con cui sono entrata in contatto, stupefatte per la presenza di una turista europea nella loro città.


Per quanto la cosa possa sembrare incredibile, Hefei mi rimarrà nel cuore più della scintillante Shanghai e il motivo di ciò è molto semplice: la bellezza che ho potuto scoprire a Hefei è spontanea e autentica, non è stata creata per accogliere masse di turisti. Oggi vi parlerò del mio posto preferito a Hefei: il Lord Bao Park, un grande parco verde dove la pace e la quiete della natura riescono a imporsi nel bel mezzo del caos del traffico selvaggio e dei grandi grattacieli della città.


Ma cominciamo dal principio: chi fu Lord Bao? Si tratta di un personaggio realmente esistito, anche se entrò molto presto a far parte dell’immaginario collettivo cinese, diventando un modello di giustizia e venendo talvolta associato a figure divine. Nella realtà, passò alla storia per il suo pensiero innovativo e moderno e il suo modo di agire rigidamente improntato ai valori di giustizia e onestà.


Nacque nel 999 proprio a Hefei e fu attivo come funzionario sotto la Dinastia Song per ben 25 anni, durante i quali seppe distinguersi per le sue idee politiche e la sua profonda empatia verso i bisogni delle persone comuni. In un periodo di profonda crisi finanziaria, Lord Bao (o Bao Gong in cinese) si impegnò per identificarne le cause e trovare soluzioni efficaci.


Il volto di Lord Bao rappresentato su una parete del parco
Il volto di Lord Bao raffigurato su una parete del parco

Si rese conto che gran parte della miseria che affliggeva la popolazione derivava dallo stesso apparato governativo, il quale aveva imposto tasse troppo onerose. Ma come fare a ridurre queste ultime? La proposta di Lord Bao fu quella di limitare gli sprechi e le spese superflue dello Stato. Al contempo dichiarò guerra alla corruzione, pratica molto diffusa fra i funzionari e nell’esercito. Fu implacabile nei confronti dei funzionari corrotti, arrivando a denunciare e punire severamente perfino amici e parenti dell’imperatore. Seguiva il suo personale senso dell’etica e non guardava in faccia a nessuno, in tal modo si guadagnò la fama di giudice onesto e imparziale e in breve tempo conquistò l’amore del popolo e l’ammirazione dell’imperatore.


Al fine di ridurre le spese superflue, Lord Bao individuò un’ulteriore azione da intraprendere, ossia operare una grande pulizia delle cariche ufficiali, alle quali dovevano avere diritto soltanto gli individui che offrivano un effettivo servizio all’impero. Le cariche puramente “onorarie”, ma senza alcuna funzione pratica, andavano abolite. Inoltre, gli individui particolarmente talentuosi dovevano avere la precedenza nella selezione degli ufficiali e dei funzionari imperiali. Le questioni legate al diritto di nascita e al prestigio della famiglia d’origine, sebbene non potessero essere del tutto ignorati, dovevano comunque passare in secondo piano, poiché la virtù e le capacità dell’individuo dovevano diventare i due massimi criteri di selezione al fine di creare un apparato statale il più efficiente possibile.


Infine, Lord Bao fu anche uomo di lettere: scrisse numerosi trattati sull’importanza della legge e dell’imparzialità di giudici, sulle sue idee per migliorare le condizioni di vita della popolazione e rendere il regno più forte ed efficiente e sulla sua innata avversione per la corruzione. Tali opere sono tuttora studiate da storici ed esperti di diritto in Cina e il pensiero di Lord Bao rimane di grande attualità. A tutto ciò si aggiunge la scrittura di importanti memoriali, i quali rappresentano oggi una preziosissima testimonianza storica.


Alla sua morte, nl 1062, ordinò che se uno dei suoi discendenti avesse mai commesso abusi di potere o si fosse lasciato corrompere, sarebbe stato disconosciuto dal resto della famiglia. Non avrebbe più avuto il diritto di tornare a casa e alla sua morte non sarebbe stato seppellito accanto ai propri parenti.


Torniamo al presente: il Lord Bao Park. Come ho già anticipato, il parco è un luogo di pace e tranquillità, cosa sorprendente dal momento che si ritrova circondato da grattacieli e rumorosi quartieri cittadini, dove auto e motorini sfrecciano da una parte all’altra. Nel giro di qualche ora è possibile percorrere l’intero sentiero che traccia una sorta di giro ad anello all’interno del parco, ma si può anche trascorrere l’intera giornata qui, avendone la possibilità, e sedersi all’ombra di un albero per godersi in tutta serenità la bellezza del luogo.


All’interno del parco scorre quello che nelle mappe in lingua inglese viene tradotto come Baohe River, sebbene si tratti di un piccolo lago e non di un fiume. Le sue acque sono abitate da pesci dalla schiena nera, detti Mian Fish, e l’intera superficie del lago è letteralmente ricoperta da un’infinta distesa di piante di loto, con i loro meravigliosi fiori rosa. Si tratta di una precisa specie di loto, che mi è stata indicata con il nome di Wu Si Lotus. La presenza di queste due specie, il Mian Fish e il Wu Si Lotus, non è casuale, poiché nella tradizione locale hanno entrambi un profondo significato, che si ricollega agli ideali di giustizia e altruismo che caratterizzarono l’operato di Lord Bao. Ecco perché questi due simboli, i pesci e il fiore di loto, si ritrovano ovunque all’interno del parco: scolpiti sulla pietra dei ponti e perfino raffigurati sopra i tombini della fognatura.


Un tombino all’interno del parco: al centro domina l’immagine del Qingfeng Pavilion, uno dei più famosi simboli di questo luogo, circondato da fiori di loto e pesci stilizzati
Un tombino all’interno del parco: al centro domina l’immagine del Qingfeng Pavilion, uno dei simboli di questo luogo, circondato da fiori di loto e pesci stilizzati

Passeggiare all’interno del parco è come fare un salto dentro un libro di favole, o meglio di leggende orientali. Dai rami degli alberi pendono lanterne rosse e altre decorazioni colorate. Grosse farfalle accompagnano il visitatore lungo il cammino e solenni statue leonine segnalano il punto di accesso ai luoghi più importanti del parco, come nel caso del tempio in memoria di Lord Bao. Quest’ultimo si trova su un’isola all’interno del lago ed è collegato alla terraferma grazie a un ponte di pietra, sorvegliato da statue di leoni. La distesa di piante di loto si fa ancora più densa attorno all’isola ed è oggetto di grande ammirazione da parte dei visitatori, per i quali pare d’obbligo farsi un selfie con le grandi foglie e i fiori rosa alle spalle.


Uno dei leoni a guardia del ponte
Uno dei leoni a guardia del ponte

La visita al tempio richiede naturalmente un atteggiamento di massimo rispetto. Non dimentichiamoci che si tratta di un luogo di culto e vi sono sempre fedeli intenti a pregare al suo interno.


L’attenzione del visitatore, appena entrato nel tempio, viene subito attratta dai grandi incensieri riccamente decorati che consentono ai fedeli di presentare le proprie offerte durante la preghiera. Al di là di questi, troneggiano cinque imponenti statue dorate, raffiguranti cinque uomini dall’aspetto solenne e autoritario. La statua centrale è la più grande e la luce ne illumina in pieno il volto, facendone risaltare ulteriormente la superficie d’oro. Si tratta ovviamente di Lord Bao in persona, circondato da quattro guerrieri, pronti a combattere per lui e seguirlo fedelmente anche dopo la morte.


Statua di Lord Bao e di due dei suoi guerrieri
Statua di Lord Bao e di due dei suoi guerrieri

In un angolo del tempio sono esposti tre oggetti curiosi, dotati di affilate lame e utilizzati per la punizione di coloro che erano riconosciuti colpevoli di gravi crimini. Secondo la leggenda, se il colpevole era un uomo del popolo, doveva essere punito con la “ghigliottina” decorata con la testa di cane. Quella con la testa di tigre era invece utilizzata per gli ufficiali e i funzionari del regno, mentre la più prestigiosa, con la testa di drago, era dedicata a persone di sangue blu.


Le tre “ghigliottine” di Lord Bao
Le tre “ghigliottine” di Lord Bao

Uscendo dal tempio, alla propria sinistra si trova un boschetto di bambù. Là si ergeva in passato la casa natale di Lord Bao, che ovviamente è andata distrutta nel corso degli anni. Al suo posto è stato oggi eretto un edificio dalla forma vagamente circolare, le cui pareti interne sono decorate con immagini in rilievo che riassumono la vita di Lord Bao e le sue opere più importanti, dalla nascita alla morte.


Andando a destra, invece, si incontra subito il pozzo Lianquan, custodito da leoni di pietra e da un drago dorato. Secondo la leggenda, se un funzionario corrotto berrà l’acqua del pozzo, la troverà disgustosa e si sentirà male subito dopo. Al contrario, se un funzionario onesto la berrà, la sentirà dolce e fresca.


Il pozzo Lianquan
Il pozzo Lianquan

Proseguendo, si raggiunge un altro edificio, adibito a museo. Qui vi sono interessanti spiegazioni e aneddoti sulla vita di Lord Bao, molti dei quali sono perfino tradotti in inglese (cosa che non si può mai dare per scontata a Hefei). Il museo presenta anche postazioni interattive, dove il visitatore (se parla cinese) può interagire direttamente con Lord Bao e immergersi nel suo mondo, assistendo da spettatore ad alcuni incontri con altri funzionari imperiali.


Terminata l’esplorazione del tempio, bisogna tornare sulla terraferma per proseguire con la visita del parco. Restano ancora moltissime cose da vedere, come il Qingfeng Pavilion, il floating village (il villaggio galleggiante) e l’area cimiteriale, dove riposano Lord Bao e i suoi famigliari. Ma di tutto ciò vi parlerò domani nel mio prossimo articolo, non perdetevelo!

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