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Ma sarà vero?

“A Carnevale ogni scherzo vale…”, così recita il famoso detto. E io questo mese, proprio nei giorni in cui si celebrava il Carnevale, ho deciso di mia spontanea volontà di lasciarmi fare una serie di imprevedibili scherzi. Che ci crediate o meno, è stata un’esperienza divertente e soprattutto educativa. Adesso vi spiego…


Alessandra Ivaldi / 23.02.2024


A pochi minuti di guida da Biella si trova una cittadina non molto conosciuta, Verrone, con il suo sobrio castello di origine medievale. Questo edificio ha una lunga e complicata storia alle spalle e, dopo aver più volte cambiato proprietario, è diventato un bene del Comune di Verrone, trovando alla fine una “nuova vita”. È infatti diventato sede del Falseum, il Museo del falso e dell’inganno.


La storia. Nel 2019 è stato pubblicato il libro di Errico Buonanno, Sarà vero. Falsi, sospetti e bufale che hanno fatto la storia, in cui l’autore raccoglie un vasto repertorio di storie vere… ma false! Di cosa sto parlando? Di tutti quegli episodi storici nati da menzogne, bufale o inganni.

Forse non tutti sanno che alcuni grandi eventi storici (perfino guerre, spedizioni, trattati) hanno avuto origine da quelle che noi oggi definiremmo “fake news”. Uno degli esempi più famosi è la Donazione di Costantino, un falso editto con cui l’imperatore Costantino I avrebbe accordato alla Chiesa di Roma ampie concessioni territoriali e in questo modo giustificato il potere temporale dei pontefici. Un caso meno noto, le cui conseguenze non hanno avuto un tale impatto storico, è la falsa idea per cui il kilt sarebbe una tradizione che affonda le sue radici nella più antica storia scozzese.

Questi sono solo due dei tanti esempi contenuti nel libro Sarà vero, domanda che accoglie i visitatori non appena mettono piede dentro il Castello di Verrone, poiché è stata scritta su numerose superfici e oggetti esposti all’ingresso del palazzo. Il Falseum infatti rappresenta il tentativo di trasformare il libro di Buonanno in un’esperienza immersiva, un museo interattivo, in cui i visitatori possono veramente vivere sulla loro pelle i falsi storici di Sarà vero.


La sala del Falso Scientifico

Visita al Falseum. Il falso è sempre esistito e ha influenzato le nostre vite fin dall’origine dei tempi, talvolta portando a risultati tragici e altre volte anche a conseguenze positive. Fa parte della nostra natura, è connesso con la nostra capacità di immaginazione e non sempre è qualcosa di negativo, ma può diventare molto pericoloso se “usato” in maniera irresponsabile.

Nel mondo odierno, dove la comunicazione avviene a livello globale e con mezzi tecnologici capaci di stravolgere la realtà, sviluppare il proprio senso critico è una necessità. Essenziale è domandarsi continuamente “ma sarà vero?”.

Il Falseum è nato proprio come “palestra maieutica”, un luogo in cui ragazzi e adulti possano apprendere l’arte del porsi domande e del mettere tutto in dubbio. Per questo il museo non ha solamente lo scopo di informare sui famosi falsi storici, come la Donazione di Costantino o la storia del kilt, ma sottopone il visitatore a una vera e propria sfida. La guida ti conduce fra le varie sale, spiegandoti fatti storici… che potrebbero non corrispondere al vero! Riuscirai a distinguere le informazioni vere da quelle false?

Inoltre, ogni sala contiene postazioni interattive che sfidano i tuoi sensi: ciò che i tuoi occhi stanno guardando corrisponderà alla realtà o si tratterà di un gioco di specchi e luci?

Per completare il tutto, sappiate che a circa metà del percorso museale una serie di costumi e oggetti di scena sono messi a completa disposizione del visitatore, affinché lui stesso possa cimentarsi nell’arte dell’inganno e proseguire la visita sotto mentite spoglie. Io ho scelto di indossare una finta cotta di maglia e trasformarmi in un guerriero di epoche passate. Altre persone presenti durante la visita si sono trasformate in raffinate principesse o in guerrieri scozzesi con l’immancabile kilt delle leggende e la cornamusa… Ha fatto la sua inattesa comparsa perfino un giovane Napoleone Bonaparte!


Cosa nasconderà questa misteriosa carta, appesa in una delle prime sale?

Inaspettate sorprese. Purtroppo non resta nulla dell’originale arredamento del castello, ma il destino ha voluto che alcuni affreschi si siano salvati dalla distruzione del tempo. Così, fra un’avventura e l’altra, il visitatore ha anche la possibilità di ammirare antichi affreschi e scoprire alcuni incredibili segreti dell’architettura del castello… Ma non rivelerò più di così! Se volete conoscere i segreti del castello di Verrone, dovrete recarvi al Falseum e scoprirli da soli. Inoltre, potreste fare la conoscenza del fantasma che infesta il castello, come è capitato a noi… Ma sarà vero? Sta a voi scoprirlo.

Una cosa, però, posso dirvela: il Falseum non è un museo fine a se stesso, si pone anzi due ambiziosi obiettivi. Il primo è spingere i visitatori a tornare a casa con molti più dubbi e domande di quanti ne avessero all’inizio della visita, contrariamente a quanto accade nei “normali” musei. Il secondo è trasmettere un messaggio molto profondo: se veramente l’uomo non può fare a meno del falso, allora dovrà imparare a usarlo nella giusta maniera. Il nostro naturale istinto ci spinge a usare l’immaginazione e quindi a creare “il falso”, ma per il nostro bene dovremo imparare a “immaginare responsabilmente”.


Alcune informazioni pratiche. Il Falseum accoglie a braccia aperte gruppi di visitatori e scolaresche. Per queste ultime sono previste specifiche attività ludico-didattiche con lo scopo di insegnare ai ragazzi l’importanza del senso critico e del ragionamento autonomo.

È possibile visitare il museo anche senza la guida, ma sinceramente ve lo sconsiglio: la presenza di una guida “dispettosa”, che vi metta costantemente alla prova, è fondamentale all’interno del Falseum. Per questo motivo suggerisco di chiamare il numero di telefono indicato sul sito del museo e prenotare in anticipo la visita, accordandosi sull’orario, in modo da non dover perdere tempo al proprio arrivo aspettando l’inizio di un tour guidato.

L’ingresso è a pagamento e il museo non è particolarmente ampio, tuttavia una visita al Falseum rappresenta sicuramente un’esperienza fuori dal comune. Se volete saperne di più, questo è il sito Internet ufficiale: http://www.falseum.it/it/ 

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