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Un dolce dai mille volti

Mancano poche settimane a Natale: periodo di regali, cene con parenti… e dolci golosi! Oggi voglio raccontarvi di uno dei miei dolcetti preferiti, i Lebkuchen. Mettetevi comodi, perché sarà un lungo viaggio…


Di Alessandra Ivaldi / 9.12.2024


Partiamo con il dire che la parola Lebkuchen viene solitamente tradotta in italiano con “biscotti di pan di zenzero”, espressione estremamente riduttiva, poiché in realtà raccoglie un’infinita varietà di dolci anche molto diversi fra loro. Gli elementi alle base dei Lebkuchen sono sempre il miele, la cannella e lo zenzero, a cui si possono aggiungere molti altri ingredienti, che possono essere lavorati seguendo ricette diverse. Sono tipici dei paesi tedescofoni, ma alcune varianti sono presenti anche in altri Stati del Nord Europa.


Stabilire una “data di nascita” per questa pietanza è quasi impossibile. Già gli antichi egizi apprezzavano dolci speziati al miele, così come pure i romani. E nel Medioevo all’interno dei monasteri era comune preparare una sorta di pane al miele, che poteva essere mangiato da monaci e monache durante i periodi di digiuno, in cui carne e altri alimenti erano invece proibiti.


Per quanto riguarda la Germania, pare che la tradizione dei Lebkuchen si sia originariamente diffusa nelle sue città commerciali più importanti, dove era possibile reperire facilmente spezie come zenzero, cannella, pepe e anice. Con il passare del tempo ciascuna di queste città sviluppò una propria versione della ricetta, motivo per cui oggi in zone diverse della Germania si troveranno inevitabilmente dolci con nomi completamente diversi, ma tutti in qualche modo “imparentati” fra loro per la presenza dei tre ingredienti classici, miele, cannella e zenzero.

Molto famosi sono i Nürnberger Lebkuchen, tipici dell’area di Norimberga, che prevedono una copertura di glassa di zucchero e una decorazione fatta con mandorle, a cui a volte si aggiunge un ulteriore strato di cioccolata fondente. Altrettanto noti sono gli Aachener Printen di Aquisgrana, dove il miele è sostituito dalla melassa. Questo perché la ricetta dei Printen si sviluppò nel periodo in cui Napoleone occupò i territori tedeschi e istituì un embargo commerciale su prodotti quali, appunto, il miele.


Decisamente curiosi sono i cosiddetti Dominosteine, “tessere del domino” in italiano, che in realtà non assomigliano affatto alle famose tessere. Si tratta di biscotti dalla forma cubica, coperti interamente di cioccolata, al di sotto della quale si trovano tre strati: la base di Lebkuchen, una striscia di gelatina alla frutta e, infine, il marzapane.

Dominosteine. Foto di fotogake


La variante di Lebkuchen più facilmente reperibile in Italia presenta la classica forma di biscotto, tonda e schiacciata, con una copertura di cioccolata fondente su un lato e uno strato di glassa di zucchero sull’altro.


In Südtirol, in Svizzera e in Alsazia ho spesso avuto modo di acquistare un’ulteriore variante dei miei amati Lebkuchen, caratterizzata da forme fantasiose quali campanelle, stivali di San Nicola e stelle comete, con una base di cioccolato (al latte o fondente, a seconda dei gusti) e una copertura di glassa colorata. Vengono venduti in confezioni contrassegnate dalla scritta Lebkuchen allerlei, ossia “Lebkuchen di tutti i tipi”, poiché variano nella forma, nel colore e anche nel gusto, dato che ogni tipo di glassa contribuisce a variare leggermente il sapore del biscotto.

Souvenir dal Südtirol

Dunque, oltre che per gli ingredienti, i Lebkuchen possono differenziarsi fra loro anche per la forma. A volte sono tondi, a volte quadrati, oppure possono avere forme più originali: stelle, cuori, omini… Addirittura in alcuni paesi è tradizione che a Natale i bambini si divertano a costruire interi villaggi in miniatura usando un impasto simile a quello dei Lebkuchen. A questo proposito, è famosissima la Pepperkakebyen (la città di pan di zenzero) che ogni anno viene costruita ed esposta per Natale a Bergen, in Norvegia, e che rappresenta un’attrazione turistica impressionante. Potete scoprire di più sull’argomento in uno dei miei vecchi articoli, che troverete fra i post correlati in fondo alla pagina.


Ma se pensate che i Lebkuchen siano una pietanza esclusivamente invernale, allora state sbagliando. Alcune varianti di Lebkuchen vengono cucinate e servite tutto l’anno, non solo a dicembre. Un esempio classico è dato dai Lebkuchenherzen (i “cuori di Lebkuchen”) tipici della Baviera. Si tratta di grossi dolci a forma di cuore, speziati e decorati con zucchero colorato. La loro particolarità consiste nel fatto che possono essere utilizzati a mo’ di biglietti d’auguri. Non ci credete? Ebbene, sappiate che si possono ordinare Lebkuchenherzen recanti messaggi scritti con zucchero colorato in occasione di feste, compleanni e addirittura dichiarazioni d’amore. E naturalmente, in occasione dell’Oktoberfest, ovunque a Monaco di Baviera troverete Lebkuchenherzen dedicati alla regina della città: la birra!

Lebkuchenherzen. Foto di Erik Cleves Kristensen

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