Una città tutta da scoprire.
Di Alessandra Ivaldi / 16.08.2024
Grazie alle Olimpiadi da poco concluse, nei giorni scorsi la Francia è stata costantemente sotto i riflettori. Nessun telegiornale poteva fare a meno di dedicare qualche minuto di servizio a Parigi e ai giochi olimpici. Tuttavia, senza nulla togliere alla sua splendida capitale, la Francia ha molti altri tesori da offrire. Per esempio, Lione è una città piena di sorprese, nella quale potreste trascorrere giornate intere senza mai annoiarvi.
Alcune informazioni pratiche. Innanzitutto, bisogna sapere che Lione è la terza città più popolosa della Francia dopo Parigi e Marsiglia. Se non desiderate sprecare il vostro tempo in coda in mezzo al traffico, vi consiglio di lasciare la vostra auto fuori dalla città e raggiungere Lione con i mezzi di trasporto pubblico.
Collocata nella Francia sud-orientale, Lione è il capoluogo della regione Alvernia-Rodano-Alpi. È divisa in tre grandi aree: la Presqu’Ile, ossia la penisola formatasi all’incrocio dei due fiumi Rodano e Saona, la Croix-Rousse, soprannominata “la collina che lavora” per la storica presenza di industrie tessili e seterie, e Fourvière, “la collina che prega”. Sulla sua sommità infatti si erge l’omonima basilica, di cui in seguito parlerò più approfonditamente.
La Presqu’Ile. Sulla penisola si trova la Città Vecchia, il cuore storico di Lione, nonché il più grande quartiere rinascimentale d’Europa, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Le stradine lastricate, le facciate dei palazzi e l’intricato reticolo di vicoli e gallerie che caratterizzano la Vecchia Lione rappresenterebbero una versione perfettamente conservata di quella che doveva essere una fiorente città rinascimentale europea. Qui lavoravano gli artigiani lionesi con le loro botteghe e si ergevano le sfarzose dimore di nobili, banchieri e uomini di chiesa.
La cattedrale di Saint-Jean è caratterizzata da una mescolanza di stili architettonici e si trova proprio nella zona storica di Lione, esattamente ai piedi della collina di Fourvière. Al suo interno è possibile ammirare uno dei più antichi orologi astronomici d’Europa, che suona ogni giorno alle 12.00, alle 14.00, alle 15.00 e alle 16.00.
Poco distante dalla chiesa troviamo il Giardino Archeologico Saint Jean, che racchiude i resti di chiese romaniche a loro volta costruite su edifici del primo Cristianesimo, e l’Hotel de Gadagne, che prende il nome dai fratelli Gadagne, ricchi banchieri originari di Firenze, che lo acquistarono nel 1545. Il palazzo rappresenta uno dei monumenti storici di maggiore interesse di Lione e ospita due musei, l’uno relativo alla storia della città e l’altro dedicato alle marionette.
Non dimenticatevi di dedicare un po’ del vostro tempo all’esplorazione della Vecchia Lione e ai suoi traboules. Si tratta di passaggi pedonali coperti che collegano le diverse abitazioni le une alle altre. Per chi non conosce la zona rappresentano veri e propri passaggi segreti, che permettono ai lionesi di spostarsi da una parte all’altra senza bisogno di usufruire delle strade pubbliche. Si pensa che siano stati creati per uno scopo puramente pratico, ossia permettere agli artigiani della seta di trasportare i loro tessuti in giro per la città senza farli bagnare in caso di maltempo.
Nel corso della storia, i traboules sono sempre stati al centro della vita lionese, venendo utilizzati per gli scopi più svariati. Sono stati sfruttati come rifugi durante la rivolta dei canuts (i tessitori di seta) nel XIX secolo e come passaggi segreti dalla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi non tutti i traboules sono visitabili, poiché gran parte di essi sono privati. Tuttavia, se si ha un po’ di fortuna, può capitare che un residente offra un “passaggio” a qualche turista, permettendogli di attraversare un traboule per transitare più velocemente da un lato all’altro del quartiere.
Sempre rimanendo nella penisola, imperdibile è la visita a Place des Terreaux, la piazza più famosa di Lione. Qui hanno sede il Municipio e il Museo delle Belle Arti, tuttavia lo sguardo del visitatore non può che convogliare verso il centro della piazza, dove si erge maestosa la fontana scolpita da Bartholdi, il realizzatore della Statua della Libertà.
Tale monumento fu commissionato verso la fine del 1800 dalla città di Bordeaux, la cui amministrazione, però, si rese conto troppo tardi di non potersi permettere il costo di un tale monumento. L’allora sindaco di Lione, Antoine Gailleton, riuscì a convincere Bartholdi a vendere la fontana ai lionesi a un prezzo più basso di quello originariamente stabilito per Bordeaux. Lo scultore dovette accettare l’offerta e Gailleton fece un ottimo affare per la propria città.
A pochi minuti da Place des Terreaux si trova l’altra grande piazza di Lione, Place Bellecour. Quest’ultima rappresenta la più grande piazza pedonale d’Europa ed è particolarmente amata dai lionesi. Qui infatti si svolgono ogni anno importanti manifestazioni pubbliche e spettacoli.
Al centro della piazza si erge una statua equestre di Luigi XIV, ai cui piedi si trovano due figure allegoriche raffiguranti i grandi fiumi di Lione, il Rodano e la Saona. Spostandosi poi verso un angolo della piazza, sull’intersezione con la rue Gasparin, il severo Vieilleur de Pierre (il Guardiano di pietra) ricorda ai visitatori il luogo in cui nel 1944 esplose una bomba piazzata dalla Resistenza di Lione. In seguito all’episodio ben cinque combattenti lionesi vennero uccisi dai nazisti.
La statua più famosa, però, è quella dedicata ad Antoine de Saint-Exupery, il famosissimo autore de Il piccolo principe, nato qui nel 1900. Lione è orgogliosa di questo suo illustre cittadino e gli ha dedicato diverse opere e monumenti. Inoltre, se desiderate acquistare un souvenir del posto, troverete senza alcuna difficoltà negozi interamente dedicati a Saint-Exupery e alle sue opere più famose.
Fourvière. Se vi trovate nella Vecchia Lione e alzate gli occhi verso la collina di Fourvière, vi sembrerà di vedere un gigantesco elefante bianco rovesciato, con la pancia rivolta verso l’alto e zampe e proboscide che si allungano verso il cielo. Non state sognando, si tratta della Basilica di Notre-Dame de Fourvière, il luogo più sacro di Lione, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Che siate credenti o meno, una visita a questa chiesa è obbligatoria. La sua bellezza è unica al mondo e vi lascerà senza fiato. Per raggiungerla si può salire lungo il fianco della collina a piedi oppure usare la funicolare, la cui stazione di partenza si trova poco distante dalla cattedrale di Saint-Jean.
Si narra che la basilica venne eretta nel luogo in cui furono uccisi i primi martiri cristiani di Lione. La sua forma così singolare è dovuta alla presenta di quattro torri ottagonali e di una quinta, più tozza, che ricorderebbero vagamente le zampe e la proboscide di un elefante sdraiato a pancia all’aria.
La facciata della chiesa vi lascerà a bocca aperta per la ricchezza dei suoi elementi architettonici, a cui si aggiunge la splendida vista sui tetti di Lione, sul corso dei fiumi e perfino, se la giornata lo permette, sulle Alpi che si stagliano in lontananza, contro l’orizzonte.
Costruita alla fine del XIX secolo, la basilica presenta un aspetto assolutamente particolare. Mescola infatti elementi artistici di stampo romanico, gotico e bizantino e al suo interno è costituita da due chiese sovrapposte, entrambe accessibili dal sagrato attraverso due scalinate. L’una scende verso il basso e l’altra sale verso l’alto. Secondo il progetto originale, la chiesa inferiore aveva un grande valore simbolico, in quanto rappresentativa del percorso dei fedeli, che, nel loro costante sforzo di avvicinarsi a Dio, passano necessariamente da uno stato di relativa oscurità (la chiesa inferiore) prima di raggiungere la luce divina (la chiesa superiore). Accedendo a quest’ultima, vi ritroverete immersi nel colore e abbagliati dalla lucentezza dell’oro. Infatti, le pareti interne della chiesa superiore sono interamente occupate da spettacolari mosaici dai colori cangianti, ricchi di ornamenti dorati, che rappresentano scene di vita della Vergine, alcuni episodi della storia della Francia e della Chiesa in generale.
Il cinema. Infine, se siete amanti del cinema, Lione può offrirvi un’ultima sorpresa: ben due musei dedicati all’argomento. Il primo è il Museo del cinema e delle miniature, nel quartiere di Saint-Jean. Qui potrete scoprire alcuni segreti del mondo del cinema: tecniche di produzione, effetti speciali e altri trucchi utilizzati dai produttori cinematografici più importanti. In più, ben otto sale ospitano un’interessante collezione di miniature e riproduzioni di famosissime scene e oggetti di film.
Di stampo più storico è invece il Museo Lumière, dedicato alla storia dei fratelli Lumière, inventori del cinematografo e illustri cittadini di Lione.
Qui si conclude la mia personale lista delle più imperdibili attrazioni di Lione, ma sappiate che la città riserva ancora molte altre sorprese e una sua visita approfondita merita sicuramente più giorni.
Comentarios